La spirale nel DNA
LA SPIRALE NEL DNA:
Il DNA , la molecola che racchiude l’informazione genetica di ciascuno di noi, ha una struttura a doppia elica, costituita da due spirali che si intrecciano.
Possiamo dividere la spirale in due parti: una maggiore e una minore. Come ormai è possibile immaginare, anche nel DNA giace nascosto il rapporto aureo. In particolare, dividendo la lunghezza della parte maggiore per la lunghezza della parte minore, otteniamo sempre il rapporto "phi”. Più precisamente, i due pezzi hanno lunghezze che sono rispettivamente di 21 angstroms e 13 angstroms. 21 e 13 sono inoltre numeri consecutivi della serie di Fibonacci, e il loro rapporto dà come risultato il valore 1,615: una buona approssimazione di “phi”.
La doppia elica.
La molecola del DNA ha la forma di una doppia elica; possiamo immaginarla come una scala a pioli in cui i montanti sono formati da gruppi fosfato e zuccheri alternati e ogni scalino corrisponde a una coppia di basi. Le coppie di basi sono planari (distese orizzontalmente) e al centro della molecola sono stabilizzate da interazioni idrofobiche, che contribuiscono alla stabilità complessiva della doppia elica.
Poiché le coppie AT e GC hanno la stessa lunghezza, e quindi si inseriscono agevolmente fra i due montanti come i pioli di una scala, l’elica ha un diametro costante. Ogni piolo inoltre è ruotato rispetto a quello precedente di circa 36°. L’elica pertanto compie un giro completo ogni 10 coppie di basi. L’elica è destrogira: osservandola dall’alto essa appare avvolgersi in senso orario.
Il DNA , la molecola che racchiude l’informazione genetica di ciascuno di noi, ha una struttura a doppia elica, costituita da due spirali che si intrecciano.
Possiamo dividere la spirale in due parti: una maggiore e una minore. Come ormai è possibile immaginare, anche nel DNA giace nascosto il rapporto aureo. In particolare, dividendo la lunghezza della parte maggiore per la lunghezza della parte minore, otteniamo sempre il rapporto "phi”. Più precisamente, i due pezzi hanno lunghezze che sono rispettivamente di 21 angstroms e 13 angstroms. 21 e 13 sono inoltre numeri consecutivi della serie di Fibonacci, e il loro rapporto dà come risultato il valore 1,615: una buona approssimazione di “phi”.
La doppia elica.
La molecola del DNA ha la forma di una doppia elica; possiamo immaginarla come una scala a pioli in cui i montanti sono formati da gruppi fosfato e zuccheri alternati e ogni scalino corrisponde a una coppia di basi. Le coppie di basi sono planari (distese orizzontalmente) e al centro della molecola sono stabilizzate da interazioni idrofobiche, che contribuiscono alla stabilità complessiva della doppia elica.
Poiché le coppie AT e GC hanno la stessa lunghezza, e quindi si inseriscono agevolmente fra i due montanti come i pioli di una scala, l’elica ha un diametro costante. Ogni piolo inoltre è ruotato rispetto a quello precedente di circa 36°. L’elica pertanto compie un giro completo ogni 10 coppie di basi. L’elica è destrogira: osservandola dall’alto essa appare avvolgersi in senso orario.